Medico, fisico e egittologo inglese. Intrapresi
gli studi di Medicina a Londra, li concluse a Gottinga, dove si laureò.
Nel 1797 fu docente all'università di Cambridge; nel 1799 ritornò
a Londra per dedicarsi alla professione di medico. Nel 1801 gli venne affidata
la cattedra di Filosofia della Royal Institution; nel 1794 la Royal Society lo
nominò proprio segretario per l'estero e nel 1814 consulente tecnico
dell'ammiragliato per le costruzioni navali e consulente governativo per
l'illuminazione a gas. Importanti sono le sue teorie circa l'ottica fisica e
l'ottica fisiologica, raccolte nelle
Memorie sulla luce e sul colore
(1800 circa), che gettarono le basi per l'avanzamento sinusoidale e
dell'interferenza della luce.
Y. condusse inoltre accurati studi
anatomico-oftalmici per spiegare la percezione della gamma dei colori, studi
severamente criticati poiché in alcuni punti si allontanavano dalle
conclusioni di I. Newton già accettate. Altra sua opera molto
interessante è il
Corso di conferenze sulla filosofia della
natura, cui
Y. affiancò lo studio delle lingue antiche, tanto
da riuscire a decifrare alcuni papiri e una serie di geroglifici. Tra i suoi
scritti in questo campo ricordiamo le
Note sull'Egitto,
sui papiri e
sulle iscrizioni di Rosetta (1815), l'opera
Geroglifici (1823) e i
Primi elementi di lessico egiziano (1831). Incomplete rimasero le sue
ricerche sulla lingua neo-egiziana, direttamente derivata dal corsivo ieratico e
dal geroglifico (Milverton 1773 - Londra 1829).